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ASC, Biblioteca Romana: 15327[3]
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“Capitolium”, anno XII, febbraio 1937. “Le filovie a Roma”

Con la guerra d’Etiopia e le sanzioni decretate dalla Società delle Nazioni contro l’Italia, la carenza di combustibile si aggrava, sicché l’ATAG introduce i filobus, in modo che la trazione elettrica torna ad avere il ruolo predominante che ha avuto fino al 1929. Nel 1939 la rete filotramviaria si sviluppa su 77 Km. di linea aerea, prevedendosi una percorrenza di 8.400.000 km., cioè il 13% dell’intera percorrenza dell’esercizio (alcune linee filotramviarie vanno a sostituire linee automobilistiche e tramviarie già in essere). Per l’Esposizione Universale del 1942 si prevede di dare alla rete dei trasporti un assetto per cui le linee del centro saranno servite dagli autobus (per 58 km.), quelle più eccentriche dai filobus (per 315 km.), limitandosi le linee tramviarie ad una sola grande linea circolare e a due delle 5 linee nuove di lunga percorrenza, previste per collegare la zona dell’Esposizione.