18 dicembre 2025
Non tutto è perduto. Frammenti (recuperati) di documenti medievali riciclati
Conferenza nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale - Giovedì 18 dicembre 2025, ore 16,30
- Quando
- 18 dicembre 2025
- Orario
- Dalle ore 16.30
- Indirizzo
- Archivio Storico Capitolino, Piazza dell'Orologio 4 - Sala Ovale
- Costo
- Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata
- Telefono
- 060608
Non tutto è perduto.
Frammenti (recuperati) di documenti medievali riciclati
Roma Racconta
Conferenza nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale.
Con Maria Chiara Abate, Marta Martini, Maddalena Signorini, Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Il riuso dei frammenti manoscritti rappresenta una prassi antica e sorprendentemente diffusa, che consiste nel recupero di materiali considerati, per una pluralità di ragioni, ormai privi di valore testuale.
Carte di codici o documenti non più aggiornati venivano così smembrati e reimpiegati in modi diversi in virtù del loro supporto pergamenaceo, soprattutto – all’interno dei luoghi di conservazione – per la riscrittura e/o come elementi strutturali delle legature, entrando così in una nuova fase della propria esistenza.
Il percorso espositivo documentale "Non tutto è perduto. Frammenti (recuperati) di documenti medievali riciclati" presenta i risultati delle ricerche condotte nell’ambito del progetto REcycled meDieval DIplomatic fragmentS (REDDIS - UE PRIN 2022) sui frammenti di riuso di documenti medievali conservati presso l’Archivio Storico Capitolino.
I lacerti diplomatici reimpiegati rappresentano ancora oggi un oggetto di studio poco esplorato, così come lo sono gli stessi esemplari conservati presso l’Archivio, ascrivibili al periodo medievale e riutilizzati in funzione di legatura una o più volte.
La ricostruzione delle fasi della storia dei frammenti capitolini reimpiegati – in particolare di quelli distaccati dai protocolli notarili che per secoli li hanno ospitati – ha richiesto l’adozione di un approccio multidisciplinare, attento agli aspetti paleografici, diplomatici e di restauro.
Ripercorrendo le tappe che vanno dalla produzione allo scarto e al successivo riuso, emerge una vicenda che inizia nel XIV secolo e giunge fino ai primi decenni del XX, restituendo voce a significative tracce della storia notarile, riconoscibili tanto nel testo quanto nella materialità documentaria, in una prospettiva diacronica.
Il percorso espositivo si articola in bacheche tematiche che ospitano frammenti di riuso. Si presentano dapprima alcuni esempi di documenti pontifici originali, seguiti da frammenti di atti emessi dal Comune e da documenti privati, per poi passare a lacerti ancora conservati in situ come coperte, dei quali sono stati realizzati facsimili manipolabili. La mostra si chiude con uno sguardo al particolare: i documenti del notaio Nardo Venettini e una selezione di frammenti scelti per la loro peculiarità cronologica o tipologica.
Maria Chiara Abate
Restauratrice di beni librari, archivistici, cartacei e fotografici, laureata con lode in Conservazione e Restauro presso l’Università di Tor Vergata, dove è attualmente dottoranda. I suoi studi riguardano l’evoluzione delle tecniche di restauro librario nel corso dei secoli e il fenomeno dei frammenti di riuso.
Collabora con ditte di restauro e Istituzioni in diverse città italiane, tra cui la Biblioteca Apostolica Vaticana, l’Archivio dell’Abbazia di Montecassino e l’Archivio Storico di San Gemini. È tutor di laboratorio nel corso di restauro dell’Università di Tor Vergata e, dal 2023, svolge docenza nel corso Historical Bookbinding, Structure and Conservation of Books dell’International Institute for Restoration and Preservation Studies di Brooklyn.
Marta Martini
Ha conseguito la laurea in Lettere e la specializzazione in Archeologia, Filologia, Letterature e Storia dell’antichità presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Dal 2024 collabora con la stessa Università: è stata assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società nell’ambito del progetto REDDIS e dal 2025 è dottore di ricerca in Storia medievale. I suoi interessi di studio sono rivolti alla paleografia, alla diplomatica e al contesto medievale, con particolare interesse verso il tema del reimpiego, a proposito del quale ha tenuto interventi e scritto un contributo in corso di pubblicazione.
Maddalena Signorini
Ordinaria di Paleografia latina e Codicologia presso l’Università di Roma Tor Vergata e membro del collegio dei docenti della scuola di dottorato in Scienze del testo dal Medioevo alla modernità: filologie medievali, paleografia, studi romanzi dell’Università di Roma Sapienza. I suoi principali interessi di ricerca riguardano le tematiche relative all'alfabetismo, alla messa per iscritto dei volgari romanzi e, più in generale, della produzione, diffusione e conservazione dei testi volgari. Speciale attenzione ha dedicato alla scrittura e ai manoscritti appartenuti a Francesco Petrarca, alla sua biblioteca e a quella appartenuta a Giovanni Boccaccio.