Vai al testo

Vai all'immagine successiva

 


ASC, Biblioteca Romana: 30649[13]

Servizio di omnibus, tramways a cavallo e a vapore. Da: “Guida Monaci 1883. Guida commerciale di Roma”

Nel 1883 oltre agli omnibus (le sei linee dell'”Impresa Romana Omnibus” di Francesco Marini) nei percorsi urbani sono in esercizio anche altri sistemi di trasporto. Nuovi collegamenti extraurbani adottano il tramway a vapore. Le novità accolte con maggior favore dal pubblico, regalando ai romani l’abitudine della gita domenicale “fuori porta” ai Castelli Romani e alle Acque Albule, sono infatti le due linee di tram a vapore per Tivoli e per Marino. Entrambe si attestano con stazione a porta S. Lorenzo e sono state attivate nel 1879 e 1881 dalla “Società Anonima dei Tramways e Ferrovie Economiche”, che ha prolungato il binario fino a Termini, esercitando anche una tratta di tramvia a cavallo fra la stazione e il Cimitero del Verano. Un’altra innovazione è apparsa infatti fin dal 1877: i tramways a cavallo. Le prime rotaie sono state sistemate lungo la via Flaminia, sempre dalla Società delle Ferrovie Economiche, per il percorso Porta del Popolo - Ponte Molle. Nel 1882 le rotaie sono già state installate anche su altri percorsi: dalla “Tramways di Roma Marotti e C.” e dalla “Società Romana dei Tramways” (dello stesso proprietario dell’Impresa degli Omnibus). La seconda impresa gestisce un percorso di binari che segue lo sviluppo dei nuovi quartieri impiegatizi “piemontesi” del Castro Pretorio e dell’Esquilino nell’area est della città: da via del Corso alla Stazione Termini attraverso la nuova via Nazionale, con tre diramazioni: l’una passando di fronte alla stazione va a coincidere con la linea di porta S. Lorenzo per i Castelli e per Tivoli; l’altra per i nuovi tracciati di via Cernaia e Volturno raggiunge l’imponente edificio del Ministero delle Finanze; e l’altra ancora per le vie Gioberti, Carlo Alberto e Merulana raggiunge S. Giovanni in Laterano. La società di G.B. Marotti tiene invece in esercizio la linea di tram a cavalli che collega Piazza Montanara alla Basilica di S. Paolo, lungo l’asse di sviluppo dei quartieri operai ed industriali, egualmente previsti dal piano regolatore del 1883 lungo l’area della via Ostiense. Quanti erano alla fine dell’Ottocento in tutto i tramways a cavallo in servizio? Dovevano essere circa 200: il grande deposito realizzato a Porta Maggiore nel 1887 e visitato da re Umberto I il 6 luglio 1889 conteneva scuderie per 700 cavalli e binari di ricovero per 200 tram.